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La Storia di Villa d’Este In 4 Personaggi Storici

2) Gustav Von Hohenlohe-Schillingsfürst, colui che salvò Villa d’Este

Villa d’Este abbandonata all’incuria

Villa d’Este venne inaugurata nel settembre del 1572 con una cerimonia solenne che vide anche la presenza di papa Gregorio XIII. Ippolito II d’Este però riuscì a godersi la sua tanto voluta villa solo per pochi mesi. Morì il 2 dicembre dello stesso anno.

Nel 18esimo secolo la villa venne di fatto pian piano abbandonata. Un processo di decadimento che venne reso ancor più veloce dal passaggio di proprietà della villa agli Asburgo, che sostanzialmente la abbandonarono a sé stessa.
I giochi idraulici andarono in rovina, il giardino fu completamente lasciato all’incuria, la collezione di statue antiche fu trasferita altrove.

Villa d’Este: un cardinale l’ha voluta, un cardinale l’ha salvata

von hohenlohe

Dalla rovina, Villa d’Este rinacque più forte di prima, grazie ad un altro cardinale arrivato dalla Baviera.

Il cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe-Schillingsfürst, a metà Ottocento, si innamorò di Villa d’Este. Utilizzò tutti i suoi soldi per riparare, restaurare, ripulire quella che sarebbe divenuta di lì a poco la sua nuova dimora. A lei dedicò tutti i suoi averi.

La bellezza ritrovata

In poco tempo la Villa riacquistò l’eleganza di una volta: l’acqua tornò a zampillare dalle fontane, i cespugli vennero sistemati in forme geometriche perfette, gli edifici tornarono a splendere nei loro colori originali.

Per il resto del secolo (fino alla sua morte nel 1896) la pose di nuovo al centro di intense attività artistico-mondane. Uno dei frequentatori più affezionati della Villa fu…

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